MOSTRA
INTERNAZIONALE DEL PASTELLO - VILLA GIULIA VERBANIA
LAURA LONGHITANO RUFFILLI
Il Realismo Impressionista di Laura Longhitano Ruffilli.
La maestria e l’ispirazione artistica di Laura Longhitano
Ruffilli si sono affinati
progressivamente in modo prodigioso: con l’ intensificarsi dell’ attività artistica
, in termini
di tempo e di pensiero ad esso dedicati, la sua arte ha dato esiti eccellenti.
La tecnica del pastello cretoso, appresa dal maestro Aldo Fornoni, secondo
l’uso della “
bella pittura “è stata interpretata da Laura Longhitano
Ruffilli in consonanza con la sua
ispirazione e con l’ attenzione, la cura e l’ originalità di
chi ama la propria arte.
Ciò che l’ artista ritrae, fa parte della sua vita quotidiana,
come delle suggestioni dell’io.
Si tratta di momenti di vita,ritratti in un ideale diario del quotidiano
e dell’ esistenza, che
attraverso i pastelli si esprime.
Laura Longhitano Ruffilli, fa un uso pittorico più che grafico
del pastello soffice anche se
il segno è sempre presente nelle sue opere, per evidenziare i
punti di luce o stabilire un
punto focale non banale che invita lo sguardo all’opera secondo
un punto di vista
tanto prospettico quanto armonico.
La tecnica si consolida , pur mutando a seconda del soggetto: nei ritratti
famigliari , è lieve e delicata,nei volti indiani è più intensa,
con toni caldi e dorati,nelle nature silenti prevale la luce e il
chiaroscuro. Nei paesaggi, i colori si stemperano in effetti sfumati
, oppure si affina il dettaglio nel tratto segnico, minuto, attento,
raffinato.La profondità evocativa degli scorci è data dai
toni soffusi, che prolungano il piano prospettico.
Il realismo impressionista della Longhitano Ruffilli è suggerito
dagli sfondi paesaggistici,
dai meravigliosi cieli sulle marine di Cesenatico,dalle soffici atmosfere
degli scorci montani marchigiani.
I soggetti bucolici e pastorali, propri della tradizione paesaggistica
lombarda dell’ ‘800, i greggi di pecore, i mietitori, gli
interni di stalla, sono resi con accenti impressionistici ;pure in essi
si evidenzia un uso originale del segno, che completa lo sfumato, come
nell’ opera “ Gregge a Porto Palo “ o intensifica l’ effetto
luminoso, come in “ Mietitori “.
“
Lo Scoglio “ , è un’opera perfetta, sia per la proporzione
delle parti nella costruzione prospettica, sia per l’armonia degli
accordi cromatici di colori caldi ( la terra ) e colori freddi ( il mare
,le
spume, il cielo).
L’ accuratezza e minuzia del segno, si evidenzia nelle spume, che
dall’onda sono portate
alla terra e allo scoglio.
Molteplici gli accostamenti che si possono fare all’ arte di Laura
Longhitano Ruffilli , seppure
proceda in modo del tutto personale :da Coubert , per ciò che
riguarda la natura morta, a Mary Cassat, per l’ ispirazione a temi
famigliari , ad Annigoni , nel ritratto, per il realismo raffinato
e sensibile.
Nei ritratti indiani,l’ artista ottiene delicatezza espressiva
grazie ad un uso magistrale del chiaroscuro ; in virtù dei toni caldi , la luce si diffonde in
lievi aloni sul volto, così che
lo sguardo coglie l’ insieme a poco a poco.
I ritratti famigliari, come gli autoritratti , sono tra le prime opere
della Longhitano Ruffilli, che
proprio dai volti delle figlie, dei nipotini , del marito trae la sua
prima ispirazione.
Nei primi ritratti, l’uso del pastello è prevalentemente
grafico :lo sfumato è lieve, la carta ha
un ruolo importante nel cromatismo dell’ opera. Le opere successive
, dall’ autoritratto in
grigio, sono pittoriche : il pastello diviene pastoso , pur essendo reso
più lieve da una sapiente
quanto abile sovrapposizione di velature .Nel ritratto , che è il
soggetto preferito di
Laura Longhitano Ruffilli, si evidenzia la classica armonia delle proporzioni
e la sensibilità per
la bellezza.
L’ armonia compositiva e chiaroscurale , è una caratteristica
propria anche delle nature silenti; gli accostamenti di colori puri , i gialli e i rossi dei peperoni, i
verdi e gli aranciati dell’ uva e dei pomi, i gialli e i verdi
delle pere, il verde della grande verza sul bluette del copritavola,emergono
dallo sfondo grigio antracite della carta con effetto vellutato.
Essenziali ed eleganti, evocano per la loro grazia e semplicità compositiva
le nature silenti a
pastello soffice di Coubert.
Tra le opere più recenti , il ciclo della danza è di notevole
bellezza.
La liricità compositiva e la raffinatezza degli accostamenti cromatici
in ombra e luce creano
l’incanto che l’osservatore percepisce già ad un primo
sguardo.
L’ artista ritrae danzatori che si librano in volo come libellule,
ballerine in movenze leggere ed aggraziate; delicatissimo il ritratto
della nipotina Reka che si prepara alla danza.
In queste opere, l’ombra degli sfondi e la leggerezza dello sfumato,
crea un’ atmosfera soffusa,
in cui le figure si percepiscono per la loro grazia; il realismo impressionista
di Laura Longhitano Ruffilli si evidenzia così nella sua forma
più eterea e gentile.
Lia Briganti
FIORENZA DI LEO
Mostra personale di Fiorenza Di Leo dal 6 novembre al 19 novembre 2004,
Centro Culturale S.Anna via S.Anna 36 - 47100 Forlì, inaugurazione sabato
6 novembre 2004 alle ore 17,00.
Orario: dal lunedì al sabato, 10,00 - 12,00 / 16,00 - 19,00, domenica
chiuso.
La luce della terra, lo sguardo sereno del cielo -
Il paesaggio calabro nei pastelli di Fiorenza Di Leo.
I paesaggi della Calabria, soffusi dell’intensa luminosità del
giorno, campagne ordinate in lineari scansioni geometriche, che l’opera
dell’uomo ha reso fertili, chiare marine tranquille, sono i soggetti
preferiti della pastellista Fiorenzo Di Leo.
I suoi paesaggi, scorci collinari o campestri, mari quieti che s’insinuano
lievi su bianche spiagge o insenature solitarie, armoniosamente, confluiscono
tra terra e cielo, cielo ed acqua, ove la linea dell’orizzonte
si attenua e si può vedere la nostra Terra nel cosmo.
La curvatura dell’orizzonte, è un motivo ricorrente negli
sfondi di paesaggio dell’artista, che pure negli scorci, sa cogliere
lo bellezza e la cornice cosmica del nostro pianeta.
Nelle opere la Fiorenza Di Leo, pastelli accurati e freschi, si percepisce
l’idillio dell’artista con il paesaggio, che ritrae con grande
cura di osservatrice attenta e sensibile.
Fiorenza Di Leo rappresenta il volgere delle stagioni nelle campagne
dorate della sua terra, la Calabria, con nuances di colore che divengono
più intense o soffuse: gli ocra dei campi che dall’oro dell’estate
sfumano in toni aranciati nell’autunno, la macchia tra le colline,
in cui velature morbide suggeriscono le foschie autunnali.
Un motivo ricorrente nei pastelli di soggetto agreste è l’ulivo,
che solitario e inclinato dai venti, con la sua chioma rotonda è un
punto d’ombra e sollievo nella campagna assolata.
"In Movimento", è forse l’opera in cui il solitario
ulivo dei campi è interprete vivo e incantevole nella sua mite
bellezza.
Uliveti argentei segnano il limitare di colli e declivi, si raccolgono
su pendii scoscesi sul mare o in spiagge che si aprono sul mare come
in "La Casa Verde". L’attenzione per il dettaglio,
si apprezza specialmente in alcune opere: in "Fiumara" le
erbe riarse e le velature delle montagne in lontananza creano un magico
contrasto; in "Campo di Stoppie" e "La Casa sul Mare",
l’intensità della luce, le ombre, ma soprattutto le pagliuzze
dorate delle stoppie, tratteggiate in modo assai dettagliato, sono rese
con mirabile perfezione.
Le marine, come le campagne, ritraggono "momenti di vita" della
natura, eventi irripetibili: delicato e lieve è il mare "ad
infinito" in mattinate luminose, in cui ancora fa capolino una
pallida luna come in "Il mare sulla spiaggia" o in "Gabbiani
sul Mare" ove un cielo bianco è l’orizzonte di un
mare verde smeraldo su cui volano i gabbiani in lontananza e che degrada
verso riva in arabeschi luminosi, disegnati dal sole e dalle spume.
Meraviglioso è il mare verde erba creato da una tromba d’aria
sullo sfondo di un cielo bluette in "Incanto". Le spume delle
onde lunghe nelle marine mattutine sono rese con delicata eleganza così come
i cieli rosati, variegati di nuvole al tramonto in "Luna sul Mare" e
"Marina",
ove un insolito lembo di terra coperto di erbe secche si affaccia su
una baia azzurrina.
Dalla sua serena consonanza con la natura, Fiorenza Di Leo ci dona, nei
suoi pastelli, l’armonia della vita della sua terra, nello scorrere
dei giorni e delle stagioni: in essa si libra una dimensione di bellezza
e di cui Fiorenza Di Leo sa cogliere l’istante con attenta sensibilità e
meraviglia. Lia Briganti
LETTERA APERTA AI PASTELLISTI
Caro collega,
Ho il piacere di informarti di questa iniziativa che ha come scopo
riunire in un sito Internet i “Pastellisti”. Questa idea
nasce dalla considerazione che a molti di noi manca la possibilità di
dare un giusto risalto alle nostre opere rimanendo in un ambito troppo
personale e non collettivo. Pertanto si offre all’artista l’opportunità di
presentare il suo curriculum artistico ed esporre le proprie opere in
un galleria permanente “On Line”, facilmente raggiungibile
e di ampia divulgazione, comunicare le date delle mostre personali e
varie informazioni su attività artistiche.
La particolarità di essere presenti in un sito “collettivo” favorisce
la conoscenza e contribuisce alla divulgazione del pastello come arte
pittorica e la collaborazione tra pastellisti.
La visibilità del sito www.artedelpastello.com verrà assicurata
dall’inserimento del link in un importante portale turistico e
culturale www.stresa.org (circa
350/450 visitatori al giorno), alla quale si aggiungono le possibilità offerte
dai normali metodi di pubblicità nei più importanti motori
di ricerca internazionali (Google, Altavista, Yahoo etc..).
La proposta che voglio sottoporre ai pastellisti è quella di
poter disporre di uno spazio riservato dove ognuno potrà presentare
i propri pastelli ad un largo pubblico.
Per ulteriori informazioni ed eventuali adesioni si può contattare
l’indirizzo e-mail info@artedelpastello.com oppure
chiamare al numero di cell. 347.9307742.
Orazio Bellossi
Pastellista di Europastello
ARTICOLO "ARTE E DINTORNI"
ARTICOLO "LA PREALPINA"
E' apparso su "La Prealpina" del 8 maggio 2004, edizione VCO
- Novara, un articolo dedicato a questo sito.
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